🎧Ascolta Michele:
INGREDIENTI
- Acqua a temperatura ambiente 130 g
- Farina 00 250 g
- Olio extravergine d'oliva 30 g
- Aceto di vino bianco 15 g
- Sale fino 6 g
- Timo q.b.
Mi sono alzato stamattina con una forza nuova. Non ho più nulla da perdere, posso solo scovare i tasselli disseminati nel mio piccolo mondo che, messi uno in fila all’altro, porteranno nel covo dove si è rinchiuso Papà. L'ombra dell'affanno nella respirazione dopo quel sogno terrificante era comunque ancora lì, da qualche parte nel mio petto...
La mia ricerca è iniziata già di primo mattino, mentre mi avviavo verso la cucina per fare colazione. Il primo tesoro che ho trovato, è stato un barattolo di latta dall’aspetto incerto, nascosto tra gli altri barattoli di fagioli in fondo alla dispensa. L’ho aperto e ci ho trovato dentro la pasta di marroni.
Un drago deve pure mangiare.
Volevo brioches per colazione, di quelle soffici che Amos porta a casa appena finisce il turno, o che sforna direttamente in laboratorio per i clienti del venerdì sera che devono asciugare la sbornia. Niente burro in casa per la pasta brisée. Mi è venuta in mente la pasta matta. So che è facile, ma non avevo mai provato a farla prima. Avrei potuto fare un tentativo e farcire le brioches con la crema di marroni.
Per preparare la pasta matta versate la farina setacciata in una ciotola , aggiungete le foglioline di timo e il sale. Poi versate l'aceto, l'acqua a temperatura ambiente e iniziate ad impastare con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo.
Bello impastare, mi rilassa. Questa volta senza rabbia né lacrime, avevo un nuovo ingrediente: la speranza. Trovare le risposte a un grumo di emozioni la cui origine mi era assolutamente ignota. Niente timo, la pasta mi serviva per farne delle brioches. L’aceto non si sarebbe nemmeno sentito, almeno così dice la ricetta. Da dove posso cominciare a cercare?
Continuando ad impastare versate anche l'olio a filo, poi trasferite il composto su un piano di lavoro e lavoratelo fino ad ottenere un panetto omogeneo.
Merda, mi è caduto troppo olio. La rabbia mi era già montata come panna, mi minava la determinazione a continuare e mi seduceva ferocemente a mandare affanculo tutto, a cominciare dalle brioches. Mi sono messo a cantare, sfogando il demone che avevo in corpo. Holiday, dei Green Day. Tu va' a sapere perché proprio quella canzone. Forse perchè mi è sempre piaciuto il matto che suonava la batteria.
-Le brioches le mangerò, costi quel che costi- pensavo, mentre andava la canzone.
Ho aggiunto un poco di farina in più per compensare all'olio in eccesso. Posso cominciare la mia ricerca dalla camera di mamma.
Dategli una forma sferica e trasferitelo all'interno di una ciotola, coprite con la pellicola trasparente e lasciate riposare la pasta matta a temperatura ambiente, per 40 minuti prima di utilizzarla.
L’attesa. Di solito mi è snervante aspettare. In questo caso potevo usare il nuovo slancio energetico della mattina e dalla canzone della band americana per sfruttare quei quaranta minuti. Impressionante cosa si riesce a trovare in poco tempo, con la giusta concentrazione.
Per preparare la pasta matta versate la farina setacciata in una ciotola , aggiungete le foglioline di timo e il sale. Poi versate l'aceto, l'acqua a temperatura ambiente e iniziate ad impastare con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo.
Bello impastare, mi rilassa. Questa volta senza rabbia né lacrime, avevo un nuovo ingrediente: la speranza. Trovare le risposte a un grumo di emozioni la cui origine mi era assolutamente ignota. Niente timo, la pasta mi serviva per farne delle brioches. L’aceto non si sarebbe nemmeno sentito, almeno così dice la ricetta. Da dove posso cominciare a cercare?
Continuando ad impastare versate anche l'olio a filo, poi trasferite il composto su un piano di lavoro e lavoratelo fino ad ottenere un panetto omogeneo.
Merda, mi è caduto troppo olio. La rabbia mi era già montata come panna, mi minava la determinazione a continuare e mi seduceva ferocemente a mandare affanculo tutto, a cominciare dalle brioches. Mi sono messo a cantare, sfogando il demone che avevo in corpo. Holiday, dei Green Day. Tu va' a sapere perché proprio quella canzone. Forse perchè mi è sempre piaciuto il matto che suonava la batteria.
-Le brioches le mangerò, costi quel che costi- pensavo, mentre andava la canzone.
Ho aggiunto un poco di farina in più per compensare all'olio in eccesso. Posso cominciare la mia ricerca dalla camera di mamma.
Dategli una forma sferica e trasferitelo all'interno di una ciotola, coprite con la pellicola trasparente e lasciate riposare la pasta matta a temperatura ambiente, per 40 minuti prima di utilizzarla.
L’attesa. Di solito mi è snervante aspettare. In questo caso potevo usare il nuovo slancio energetico della mattina e dalla canzone della band americana per sfruttare quei quaranta minuti. Impressionante cosa si riesce a trovare in poco tempo, con la giusta concentrazione.
La forma non ricorda le brioches di Amos, certo. Ma erano buone. Buonissime. Ne ho avanzata qualcuna per la merenda. Mi sono preparato la solita moka da tre, ho addentato una delle due brioches avanzate e seduto al tavolo ho cercato di capire dove potessi arrivare con il bottino della giornata.