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Mark

︎Totentanz
la quarantena

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Mark

Sofia, giorno 15

︎


DA-DA-DA-DAAAAN




È notte fonda, non so che ora sono. Ho bisogno di scrivere, devo fare chiarezza, non capisco se sono in un incubo o quello che sta succedendo è vero o forse sono ubriaca e non ci capisco più niente.

Respira Sofia. Parti dall'inizio.

Ho tirato fuori la scatola piena di lettere che stava sotto al letto e c'era un po' di tutto, lettere di allievi o di colleghi, cartoline un po' da tutto il mondo, diari di qualche parente lontana, documenti del nonno e del bisnonno, e poi c'era un fascio di lettere legate tutte insieme da uno spago, l'ho aperto, era una cosa strana perché tutte le lettere erano state scritte e spedite dal papà ma erano tutte rimandate al mittente, erano indirizzate ad una certa Giada Brenna ad un indirizzo a Teglio, che credo sia un paesino qua in Lombardia, ora non ricordo, comunque le ho aperte e accidenti a me che le ho aperte, sono tutte lettere del papà che scrive a questa Giada che, no non riesco neanche a dirlo, non ci credo, non voglio crederci, non posso crederci, ho guardato la data, sono state scritte nel 1996 e io avevo 9, 10 anni, non ricordo niente di quell'età, solo che la mamma è morta il 20 febbraio del 1996 e la prima lettera è datata 7 maggio dello stesso anno e quindi significa che

Respira.

Sofia.

Respira.

C'è anche una lettera di questa Giada Brenna, datata gennaio 1995, che dice a papà che lei si è sposata e che non ne vuole più sapere di lui e che lei non vuole più vederlo, che si è accorta che lui è stato un errore di percorso, bellissimo ma sbagliatissimo errore di percorso, così c'è scritto, e che ora è finita e che lui la deve lasciare stare. Quindi io in matematica ho fatto sempre schifo ma nel gennaio 1995 la mamma era viva e se questa Giada Brenna scrive così significa che lei e mio padre hanno avuto uno storia e porca puttana papà!

Bevi.

Respira.

Fumati una sigaretta.

Allora... Sofia. Con calma.

Papà aveva l'amante, proprio nel periodo in cui mamma si è ammalata, questo mi dicono le date, e nelle sue lettere tornate indietro lui le dice che mamma è morta e che ha saputo che lei ha avuto una creatura e poi le chiede insistentemente se lei ha rispettato i loro patti e ha portato fino in fondo quella cosa che avevano deciso. Quella troia di Giada Brenna che poi poveretta, magari Giada Benna non c'entra niente, però Giada Brenna ha avuto una storia con mio padre proprio quando la mamma aveva molto bisogno di lui. E lo sapeva che lui era sposato perché sennò il papà non le scriveva poi che la mamma era morta. Non posso crederci... il papà dopo aver accompagnato la mamma per cliniche e specialisti vari, la parcheggiava a casa con me se ne andava dall'amante. Ma non è finita qui. Sarebbe troppo semplice. La cosa veramente incredibile è che tutte e 6 le lettere scritte dal papà e tornate indietro finiscono allo stesso modo, ovvero:

Giada, quella creatura è mia? Vorrei saperlo...

L'ho scritto. L'ho scritto.

Ora ti prego, se c'è davvero qualcuno lassù che muove le fila di questa mia miserabile vita, questo è il momento per la V° di Beethoven:

DA-DA-DA-DAAAAAAN!

DA-DA-DA- DAAAAAAAAAAAAN!

CHI È GIADA BRENNA?

Allora sono andata avanti a leggere ma sono un po' sbronza a questo punto e mi sembra di andare a ficcare il naso in cose che non mi riguardano, CERTO CHE TI RIGUARDANO SOFIA SIGNIFICA CHE FORSE HAI UN FRATELLO O UNA SORELLA!

DA-DA-DA-DAAAAAAAAANN!

Vado a sbattere la testa contro il pianoforte.





Rieccomi.

Sono le 7 del mattino. Sta sorgendo il sole, finalmente. Ho passato la notte a leggere ogni foglio per trovare altri indizi. Sto aspettando che si svegli Caterina, la ragazza qua di fronte, perché voglio chiederle se mi presta il computer e il wifi per fare qualche ricerca su internet. Accidenti a me che ho frantumato il mio telefono l'altro giorno. Ho fumato più sigarette stanotte che in tutta la mia vita. La mia gola chiede pietà, mi è venuta pure la tosse come ai vecchi.

Comunque tutte le lettere di papà, che sono 6, scritte tra maggio e ottobre del 1996, dicono più o meno la stessa cosa cioè chiede a Giada se ha portato a termine quella cosa e poi le parla di mamma e del fatto che si sente solo e che se quella creatura fosse sua lui avrebbe molto piacere di vederla, e che sarebbe un gran regalo se fosse maschio eccetera eccetera eccetera. Addirittura in una c'è scritto a Sofia potrebbe fare comodo scoprire di avere un fratellino o una sorellina ora, ed inoltre la tua presenza potrebbe aiutarla ad affrontare la morte di Elisabetta.

Giuro, c'è scritto fare comodo, ma come ragionavi Richard Schneider? Grazie a Dio Giada Brenna non ha mai ricevuto quelle lettere e se n'è stata lontana dalla mia vita.



L'unica lettera che lei ha scritto a mio padre è molto breve e fredda. A quanto pare lei si è sposata alla svelta dopo che, suppongo, mio padre l'ha lasciata e gli dice che oramai ha una vita e che la deve lasciare stare eccetera eccetera, quello che ho scritto prima insomma. Poi ho trovato il suo nome su un volantino di una band folk da sagra della polenta. È stato un momento epico. Erano le 5 del mattino e ho pensato di avere le allucinazioni e invece c'era scritto davvero il suo nome. Forse era una musicista anche lei? Una sciatta musicista da sagra della polenta.

Ho pensato che appena Caterina si sveglia le chiedo se posso usare il suo computer per qualche ora e magari cerco qualcosa su questa banda folkloristica, così si chiama la band, e su quella sciattona di Giada Brenna.

Mi cominciano a tremare le mani, ora. Devo staccare un'attimo, vado a portare fuori Ramòn al Lazzareschi.

Che notte assurda.