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Mark

︎Totentanz
la quarantena

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Mark

Sofia, giorno 11

︎


Ave Maria!



Oggi è una buona giornata! Ave Maria!! È tornato il caldo, non si può uscire ma dal balcone riesco a prendere un paio d'ore di sole al giorno!

Giulia mi riavrà tutta bella abbronzata... Giulia mi rivorrà? Mi ha chiesto di sentirci un po' meno perché lei non sopporta tutta questa mania di videochiamate e conversazioni infinite su whatsapp. La capisco, fa strano anche a me, ma mica l'ho scelto io di far venire la pandemia e di rimanere a Milano! Sulla prima mi da ragione ma sulla seconda dice che ha dei dubbi...

È così difficile a volte tenere alto il morale. Io ci provo a pensare ad altro, a distrarmi, ma appena mi affaccio al mondo fuori di casa vengo travolta da una realtà drammatica:

11.000 morti, 100.000 contagiati e poi mi cade l'occhio sull'articolo che dice che anche i ragazzi giovani muoiono, quelli di 33-34 anni. Che tanti medici sani sono stati uccisi dal Covid-19 e che i conti non tornano, forse non ci raccontano tutta la verità. Teorie del complotto, situazioni disastrose di violenza domestica, gente sul lastrico, bambini che impazziscono, tantissima depressione, suicidi, omicidi, ospedali stracolmi e poi la crisi economica che verrà e tutti che sono sempre più incazzati e paranoici e bla bla bla. Panico, paura, panico, ansia, paura, panico, ansia, paura, panic... Meglio starsene belli barricati dentro se stessi oltre che dentro casa. No?

Stamani sono andata a fare la spesa per me e il Signor Lazzareschi.

Ho fatto un ora e mezza di coda all'Esselunga, appena entrata mi hanno misurato la febbre e poi mentre ero dentro ero così terrorizzata a toccare le cose o ad avvicinarmi troppo a qualcuno che alla fine metà della roba me la sono dimenticata. Ad un certo punto alla vecchia davanti a me alla cassa sono caduti a terra gli occhiali e lei aveva le mani ingombre dalle buste, dal resto che le avevano appena dato in monetine e dal portafogli e quindi non riusciva a riprenderli. Mi ha guardata con occhi imploranti e probabilmente dietro alla sua mascherina mi ha anche pregata di aiutarla ma io non potevo. Ho avuto l'impulso di raccoglierglieli, ma non potevo, capisci?

Lei ci ha messo un po' a liberarsi le mani e poi si è piegata, poveretta, a fatica, e li ha presi. Tutti intorno la guardavano ma nessuno, nessuno, poteva aiutarla.

Il mondo di fuori è peggio del mondo di dentro.

Ho deciso di combattere la paura integrando le mie piccole sbronze serali con dei salutari shot di limone e spremute d'arancia mattutine. Mentre il virus miete vittime io mieto agrumi!