Traugott

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Mark

︎Totentanz
la quarantena

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Mark

Traugott, giorno 4

︎


Il boia iperattivo




🎧Ascolta Traugott:








01:25

Di nuovo un’ambulanza! Aspetta… O no, è la 1:25. Dovevo dormire fino alle 2:00! Adesso come faccio a rendere fino alle 6:00! Volevo pulire tutto l’appartamento. Non devo perdere il mio ritmo. Da quando hanno fatto diventare La Carità l’ospedale principale del Ticino per gli ammalati di COVID, non cessano più le sirene delle autolettighe. Non capisco perché quando girano la notte non le spengono prima di entrare in centro. Le strade sono libere persino durante il giorno, a quest’ora non ci sarà in giro neanche un topo. Forse perché ci vogliono far tenere in mente che intorno a noi il mondo è in fiamme.

Posso ancora stare sotto la coperta fino alle 2:00. Anzi, devo! Non! perdere! il! ritmo! Quella che mi aspetta è la fascia oraria più difficile, dalle 2:00 alle 6:00. Con questo silenzio e il buio sale la paura. Ancora 26 minuti al caldo…

È risaputo che la maniera migliore per controllare i cittadini è attraverso la paura. E ci stanno riuscendo. Più paura metti alla persona, più obbedirà. Difatti, tutti in casa, zitti zitti, me compreso. Si, si... e poi, coloro che hanno più paura sono gli anziani. È come se ci fosse in giro un boia iperattivo, che preferisce gli over-sessanta per le sue esecuzioni, così fa meno fatica. Prima di portarti al patibolo ti sussurra: ...non soffrirai tanto - pochi giorni di asfissia e ti spegnerai indolore. E i giornali non fanno che moltiplicare la sua voce. Ti fanno vedere dove e come sono crepati di più i tuoi coetanei. È come essere condannati a morte e, prima che arrivi il tuo turno, senti i colpi delle esecuzioni dei tuoi compagni, uno dopo l‘altro, a distanza di 10 minuti, perché ci vuole tempo a mettere il cadavere fresco nella bara e legare il prossimo delinquente al palo e bendargli gli occhi. Pam! Alfredo. Pam! Urs! Pam! Ruedi. Pausa. Ti gratta un po‘ la gola. Tossisci un po‘. Senti i passi avvicinarsi, poi la chiave che gira nella serratura. Vieni! Tossisci, ti manca l‘aria. Inspiri, hai bisogno di ossigeno, dov'è la bombola? Esaurite! L‘aria continua a mancarti. Apnea. Mettiti qui! Soffochi, ti bendano gli occhi, ti danno la morfina, ti legano e ti cacciano un tubo in bocca fino al fondo dei bronchi. Due giorni e si ferma il cuore. Pam! Traugott.
Sono difficili queste ore della notte. Forse sono importanti per vedere. Per rendermi conto. Chi dorme, non può afferrare fino in fondo. Ci vuole il silenzio per capire. Gli occhi aperti. Il buio. La solitudine indisturbata.

La tortura non è la morte. La tortura è l‘annuncio della morte. È il boia che ti viene incontro. È il suono degli spari che abbattono i tuoi coetanei.

E chi è che ti fa sentire questi colpi? Chi è che continua a metterti il boia davanti alla faccia? Sono i media. La televisione con i suoi redattori in preda a un‘isteria congelata, con i filmati di mondi asettici pieni di storie squallide, i siti barbari, tutta quella fuffa su internet. I giornali, tutti e tutte a evidenziare il passaggio del boia, a moltiplicare all'infinito l'eco degli spari che abbattono coloro che ti precedono. Un mondo di paura, un mondo di un panico al rallentatore.

Devo liberarmene. Devo togliermela di dosso, questa paura che mi avvolge come un mantello di feltro fradicio. Devo limitare il tempo in cui mi dedico alle ricerche in internet. Devo solo cercare di capire quello che ha veramente importanza. Devo scoprire la verità. Per scacciare la paura. La mia, e quella che sta stringendo una morsa sul mondo circostante.

Ancora 5 minuti…

Credo sia una buona idea iniziare le pulizie dal bagno. Una volta che il bagno è pulito, il resto è facile. Ce la farò bene nelle quattro ore che ho a disposizione, fino alle 6:00. Allora…. 3-2-1- su!