Traugott, giorno
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Sempre per primo l’arto ferito!
Non so da quanto tempo sono rimasto sdraiato per terra in cantina. Non mi ricordo di niente. Di notte devo essermi alzato dal letto e cercando il bagno devo aver scambiato le porte. È strano, perché la porta per la cantina è vicina alla porta d’entrata, mentre quella per il bagno è a destra della cucina. Non avevo semplicemente la forza per tirarmi su, non è che mi mancava solo la forza, ma ero anche troppo debole per riesumare qualsiasi impulso a volermi alzare. Tutto mi faceva male, il ginocchio, la testa, la mano, oltre la riluttanza di essere immerso com'ero in una pozzanghera di acqua tiepida. Seguire con lo sguardo inoltre i piccoli ruscelli zigzaganti sul pavimento polveroso mi dava un senso di desolazione infinita. Quando quell’acqua iniziava a diventare fredda e quando i dolori nella mano cominciavano a pulsare forte, ho cercato di erigermi. Alla fine, frenato di molto dai forti dolori nel ginocchio, con tanta cautela e molto lentamente sono riuscito a risalire le scale. Ho appoggiato i fogli e la busta con la foto sul comodino vicino al guardaroba. La luce mattutina stava riempendo la cucina e mi sono diretto in bagno, togliendomi il pigiama fradicio. Era difficile entrare nella vasca da bagno. Mi è tornata in mente la voce di mia mamma quando mi diceva: sempre per primo l’arto ferito! nel momento in cui da bambino, con fatica e dolori, inserivo nel maglione il braccio leso a causa di una caduta in bicicletta. Sembrava eterno riuscire a scavalcare con la gamba destra il bordo della vasca, ma alla fine, con tanta cautela potevo afferrare i rubinetti, li aprivo e con l’acqua della doccia purificavo questo mio vecchio e abbattuto corpo sorridendo per le gocce tiepide che imperlavano la faccia e scivolavano dolcemente lungo gli arti indeboliti e pallidi.
🎧 Ascolta Traugott
11:11 Uhr: Sie lieben jemanden zu sehr und könnten darunter leiden.
Botschaft Ihres Schutzengels: Geben Sie Acht, Menschen, die Ihnen nahe stehen nicht zu verletzen.