Traugott

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Mark

︎Totentanz
la quarantena

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Mark

Traugott, giorno 39:


Addio!




Traugott
6600 Locarno





Ruth
6000 Luzern


Liebe Ruth,


Spero che tu sia in salute e che tu abbia superato bene l’emergenza Covid, come anche tuo marito e tutta la famiglia. Stai attenta, non è ancora finita. Potrà durare ancora a lungo, forse persino 18 mesi, finché gli scienziati non avranno trovato un vaccino. Strano che i religiosi non riescano a cacciarlo, il virus, non trovi? Potrebbero, con le loro preghiere far accadere un qualche miracolo per salvare il mondo! Invece niente. Sai cosa ti dico? Ci vuole lavoro per cambiare qualcosa in sé stessi o nel mondo, e chi prega, non lo fa, questo lavoro. Pregare viene da pigrizia.

Ho pensato che sarà meglio di non scriverti più. Non hai mai risposto alle mie lettere, in tutti questi anni, allora non credo che ti importi veramente di rimanere in contatto con me, di sapere come io stia e cosa mi stia succedendo. Forse la ragione è anche che non le hai mai ricevute, le mie lettere, perché non le ho mai spedite. Ma la verità ha una faccia sola e quella mi dice che se veramente avessi avuto interesse in me, mi avresti scritto lo stesso.
Allora addio.

Io adesso ho tanto da fare. Devo iniziare continuare ad approfondire le ricerche per la mia vera identità che in parte sta in Germania, chi l'avrebbe mai detto? Siamo tutti singole persone, ma sotto la pelle ne abbiamo tante di identità. Abbiamo una faccia sola, ma è composta da molteplici tasselli di provenienza a noi sconosciuta. Siamo frutto di un albero, ma sole, pioggia, insetti, vento, caldo e freddo sono ugualmente importantivitali per la nostra crescita. Più conosciamo il mondo intorno a noi, il tempo, gli insetti, la luce e le stagioni, più conosciamo noi stessi.


Sai, credo che spesso non vogliamo conoscere, perché conoscere fa male. Ma è indispensabile. Fa male. Io l’ho sentito questo male, e lo sento ancora, perché non va mai via. Continua ad esserci, continua a tornare, probabilmente perché la tristezza rimane sempre, anche se non la vogliamo vedere e preferiamo guardare la televisione o correre in chiesa in cerca di un evasione. Ma dobbiamo vedere. Fa male, come se un'aquila ti mangiasse il fegato. E torna sempre, quest‘aquila. Almeno da me. Anche adesso mi guarda. Sta in camera, ma ora è tranquilla, perché oggi l‘ha già ricevuto il suo mio fegato e mi ha provocato tanto dolore. Per fortuna ricresce. È stato stamattina quando, avendo terminato tutto il vasetto con la marmellata di arance (che anche a te in Galles era piaciuta tanto, ti ricordi?) ho deciso di scriverti questa lettera d‘addio.

Sto leggendo un bellissimo libro molto toccante e importante per me. Si chiama Saufutter e l‘ha scritto un mio amico. Mi ha fatto decidere di riprendere a scrivere poesie e sto persino pensando di fare un viaggio in Germania, per vedere ritrovare le mie vere radici. Perché un albero, sopratutto se anziano, deve sapere dove sono le sue radici, altrimenti rischia cadere con la prima brezza. E se cade un albero anziano, non si alza più.

Allora, Ruth, addio!
Stai bene e ti auguro di essere felice.
Non bisogna scacciarla, l‘aquila. È un animale benefico. Anche se i dolori che provoca possono essere forti.

Sarai sempre con me, anche se adesso ti devo lasciare.

Traugott



P.S.: Non temere, anche questa lettera non te la spedirò. La metterò via insieme a tutte le altre, al sicuro.


Ti ho detto che ho ripreso a scrivere poesie. Questa l’ho scritta per te, ieri sera. Spero ti faccia piacere:






Ma io.


Potete chiudere gli occhi
Potete ubriacarvi con alcool, giornali e televisione
Potete tapparvi le orecchie con la religione
Potete dormire tutto il giorno
Lavorando stirando mangiando.

Ma io
Non posso non pensare
Non posso non vedere
Non posso non capire
Non posso non leggere Saufutter.

Potete prendere le droghe
Potete far finta di essere morti
Potete comperare quello che volete
Potete far sesso far bambini far feste.

Ma io
Devo capire chi sono
Devo capire da dove vengo
E dove vado
Devo capire cosa è giusto
Per me
Per me
Per me

E soprattutto
Devo capire che cosa devo fare
Con tutto questo burro
nel mio frigo
che scade il dieci di maggio.