Giorno 33
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Giorno 33
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Michele︎
Briciole
Devo stare attento alla fiaba in cui mi sto cacciando. Hansel e Gretel avevano una strega da affrontare. Ma erano in due. Io sono da solo. Sono più simile a Pollicino.
Sofia︎
Il piccolo principe
Stanotte Ramòn mi ha fatto impazzire. Mi sono alzata per fare la pipì e ho trovato brandelli del rotolo di carta igienica sparsi per tutto il salotto. Come se non bastasse lui se ne stava in cucina a mordicchiare le mia ciabatte. Ramòn che hai combinato?
Giorgia︎
Totentanz
Il più grande spazio da scandagliare è però quello che sta dentro di me. È lì il grande viaggio. Così mi sono tolta i tacchi e ho messo le pantofole. Attraverso il silenzio, la solitudine forzata, l’immobilità ho percepito il mio corpo e con lui ho esplorato la mia anima. Ho a disposizione una macchina magica che mi porta in giro, mi permette di pensare, trovare soluzioni ma non la conosco. Hanno dimenticato di darmi il libretto delle istruzioni.
Traugott︎
È morto Traugott
A scuola io invidiavo i compagni di classe che erano cattolici. Perché mi dicevano che per loro peccare non era un problema, dato che bastava confessarsi, e i loro peccati erano assolti. Io invece, essendo stato protestante, ogni peccato me lo sarei dovuto portare appresso fino alla fine dei miei giorni e ben oltre.