Totentanz
la quarantena

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Mark

︎Totentanz
la quarantena

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Mark

Giorno 1

︎


Michele︎

Il Castello dell'Innominato


Io che immaginavo ad alta voce quel personaggio manzoniano che tanto mi affascina e condividevo con gli altri, oltre la mia canna, anche i miei pensieri su come fosse vivere a quel tempo al sicuro fra quelle mura, mentre i soldati stranieri e la peste invadevano la valle.


Sofia︎

Ouverture


Sono a Milano da 3 giorni, non ho potuto scrivere prima perché sono stata letteralmente inondata dagli eventi. Il 27 febbraio ho ricevuto una telefonata dal Signor Lazzareschi, mi diceva che era venuta l'ambulanza a portarsi via papà.


Giorgia︎

Il quaderno giallo


Ti ricordi di me? Te ne stavi tranquillo in Liguria nella libreria. Sono entrata per cercare dei libri e mi hai colpito per quel colore giallo intenso e così al posto di Alvaro Mutis sono uscita con te sottobraccio. Lei mi ha subito apostrofato: -Ma non cercavi dei libri? Cosa te ne fai di un quaderno alla tua età? -

Traugott︎

Sono comunque Traugott. Ja, Traugott, DER Traugott.


Da domani: niente più vino. Mangiare metà dei pasti. Devo ritirare fuori la bicicletta. La metto in sala. Un'ora ogni giorno. Mezz'ora nella prima settimana, per iniziare. Devo essere forte per poter combattere, per potermi difendere. Per poter entrare negli ospedali in modo che non mi fermino. Per poter guardare in faccia la realtà. E per poter liberare poi chi ha bisogno di me.

Giorno 2

︎


Michele︎

Neandertal


E' una sfida, un gioco intellettuale continuo, mentre mi diverto a fare da galantuomo che all'occorrenza si strappa il doppio petto e diventa un neandherthal pronto a dimostrare il suo impeto istintivo per contribuire al mantenimento della p ropria specie.


Sofia︎

Il musicista virtuoso


Io rimango in silenzio, ascolto tutto, fumo tante sigarette e fisso il quadro del violino appeso nell'ingresso. Non posso neanche andare in su e giù per la casa perché il Papà ha ancora il telefono con i fili. Non bastava essere inchiodata in casa sua, ma pure al tavolo del salotto...


Giorgia︎

Ricordi mummificati


Come potevo fare ancora pipì a letto? Fra poco sarei andata a scuola e lei avrebbe dovuto dirlo a tutti, alla maestra e alle altre bambine. E così sarebbero venuti tutti a conoscenza del fatto che me la facevo ancora addosso. Tutti. Anche Alvaro.


Traugott︎

Ore 07:07


Non avevo mai pensato che avrebbe potuto essere colpa mia. Ancora oggi faccio fatica a crederci. Queste problematiche sono quasi sempre colpa delle donne, anche Ruth stessa era convinta che il problema fosse suo. Continuava a scusarsi con me. Invece...


Giorno 3

︎


Michele︎

La Mancha


Lei aveva i capelli morbidi e neri, raccolti in uno schignon sulla testa. Gli occhiali dalla montatura tonda, fine e dorata, che schermavano gli occhi nocciola. Una giacca in pelle, dei jeans e gli stivaletti a zeppa alta, totalmente neri.


Sofia︎

La morte e la Fanciulla


Ho fatto la valigia, è tutto pronto per tornare a Parma, da Giulia, alla mia vita vera, ma non posso più andare in stazione. Non posso più prendere quell'Incercity delle 15.47 da Milano Centrale. È già troppo tardi.


Giorgia︎

Blu Klein


Però mai così presto. Ci vado verso le dieci quando iniziano ad arrivare le persone della mia età. La mia età di ora. Alla mia età di allora invece dormivo fino a tardi e se uscivo era verso mezzogiorno. Ed è a quell’orario che incontrai Eros.


Traugott︎

Attraverso l'umanità


Il virus lentamente ma inesorabilmente si propaga attraverso l'umanità divorandola. Non capisco lo scopo. Se infetta una persona e quella muore, muore anche lui. Dovrebbe infettarla per tenerla in vita il più a lungo possibile, così da potersi moltiplicare e proliferare senza ostacoli, vivere all’infinito. Invece crepa insieme alle sue vittime asfissiate, viene bruciato con loro, si disintegra insieme a loro, due metri sotto terra. È stupido, come tutti i cattivi.


Giorno 4

︎


Michele︎

Cumulonembi


Oggi non fa caldo, l’estate è ancora lontana, il cielo è sfacciatamente azzurro eppure la mia testa è nera, esplode di fulmini, saette e tutte le tempeste che Madre Natura può concepire.

Sofia︎

Sonata Kreutzer


Mio padre era tipo da scrivere testamento e nasconderlo da qualche parte fra tutt e le queste cianfrusaglie. Ho cercato per un po' nell'armadio in camera, sù negli scatoloni, ma ho trovato soltanto spartiti e giocattoli.   


Giorgia︎

Lettera prioritaire


Mi consola il fatto che ora hai il tuo Gustavo da abbracciare e forse ti basta. Ti basta aver concretizzato in quel bambolotto il tuo grande sogno di una vita, avere un figlio maschio.


Traugott︎

Il boia iperattivo


Sono difficili queste ore della notte. Forse sono importanti per vedere. Per rendermi conto. Chi dorme, non può afferrare fino in fondo. Ci vuole il silenzio per capire. Gli occhi aperti. Il buio. La solitudine indisturbata.


Giorno 5

︎


Michele︎

Sapiens


Mi ha fissato con uno sguardo indecifrabile. Poi è tornato di là, in negozio. Pensava forse che non lo sapessi? Certo che lo so. Lo so da anni.


Giorgia︎

Zucchero e limone


Ma a me è sempre mancato il fiato. Nei momenti cruciali perdo anche la voce. Gli esami sono stati una tortura. E anche i colloqui di lavoro. Mi si chiude lo stomaco, il respiro si appanna come l’alito su una superficie fredda.


Traugott︎

Cara Ruth,


Sto cercando la verità, ti scriverò. Intanto stai bene, prendi cura di te, tanti saluti anche alla tua famiglia.